Argentina, momento cruciale

Argentina, momento cruciale

 

Il rischio default che pesa sull’Argentina per la vicenda dei “fondi avvoltoi” che abbiamo trattato negli ultimi due numeri negli articoli di Dante Ruscica, non trova insensibili i parlamentari italiani, in particolare del Partito Democratico, che lo scorso 7 luglio ha avviato una riflessione dal punto di vista economico e politico tra soggetti che a vario titolo si occupano di economia, America latina, politica estera, relazioni internazionali e italiani nel mondo.
Al centro della riflessione non sono stati soltanto gli effetti che la sentenza della Corte suprema americana può avere sul piano interno argentino, ma anche su quello esterno e globale se non si troverà una soluzione equilibrata sul piano internazionale.

Ecco allora una iniziativa aperta a tutti gli schieramenti su questa delicata vicenda, sintetizzata in un documento che si propone di seguito per “Trovare una soluzione positiva al caso argentino: servono regole e procedure di gestione concordate a livello internazionale per la ristrutturazione dei debiti sovrani dei paesi”.
Il testo del documento.
La sentenza di un Tribunale federale di New York potrebbe avere tra poche settimane delle conseguenze molto gravi sulla situazione debitoria argentina e sulla gestione della ristrutturazione del suo debito, spingendo l’Argentina addirittura verso un secondo default dopo quello di dodici anni fa. Questa drammatica eventualità, che pensiamo sia ancora possibile scongiurare, avrebbe ripercussioni assai gravi sia sul piano interno argentino, viste le fragili condizioni economiche e sociali dell’Argentina; sia sul sistema economico e finanziario internazionale, in quanto molti altri paesi, interessati a piani ristrutturazioni dei loro debiti sovrani, reagirebbero sentendosi esposti a situazioni e rischi analoghi.
Siamo convinti che una soluzione positiva ed equa della vicenda dell’Argentina, un Paese per noi amico e al quale ci legano cultura, tradizioni e una vastissima comunità di nostri connazionali, sia un obiettivo dell’Italia e di tutta la comunità internazionale. Casi di questo genere rivelano quanto l’assenza di regole e norme certe, che interessino i mercati finanziari su scala internazionale, possa avere conseguenze gravi per un paese sovrano e per la stabilità dell’intero sistema economico internazionale.
Il caso clamoroso del debito Argentino dimostra, secondo noi, come sia arrivato il momento di superare il caos normativo esistente a livello internazionale lavorando per l’introduzione di regole che siano certe e rispettate da tutti. In particolare, riteniamo urgente riprendere nelle Istituzioni finanziarie internazionali (FMI e Banca Mondiale) una riflessione, avviata e, poi, sconsideratamente interrotta all’inizio dello scorso decennio, per arrivare a stabilire un insieme di procedure di gestione concordate, a livello internazionale, per la ristrutturazione dei debiti sovrani dei paesi.

 

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